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Ancora... PUMS

Si va affermando la figura dell’opinionista da salotto, che definirei come colui che, dal salotto di casa propria, dispensa consigli, fornisce il proprio punto di vista e anche qualche buon suggerimento rispetto a temi di interesse collettivo. Il proprio divano diventa luogo privilegiato in cui farsi venire idee e condividerle. I più anziani si staranno chiedendo come si possa, nell’intimità della propria casa, condividere.

Ebbene, grazie ai social, tutto ciò è diventato possibile. Il concetto di “partecipazione” (forse è il caso che si cominci a prendere atto di questa triste realtà) è ormai solo legato alla partecipazione alle discussioni sui social.

Infatti, cosa succede se viene organizzato un incontro pubblico in cui discutere e condividere uno dei problemi che, stando alle discussioni sui social, richiama maggiormente l’attenzione dei nocesi, relativamente al traffico, ai parcheggi, alla viabilità? Succede che l’incontro, programmato per discutere del Piano della Mobilità Sostenibile, viene annullato perché le persone presenti possono essere contate con le dita di una sola mano.

A dire la verità, il fatto che la partecipazione virtuale abbia superato quella reale mi dispiace. Ciò non toglie che la questione possa essere ben più grave: il fatto che sia stato disertato un incontro pubblico che, nelle intenzioni, va ad affrontare problemi particolarmente sentiti per la cittadinanza, non sarà il segnale di malcontento, disaccordo o, peggio, disinteresse dettato da sfiducia, per la macchina politica e amministrativa?

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